L’India che ti travolge
Lo so, ho fatto l’errore più grande che un blogger possa fare, ho abbandonato il blog per mesi senza dare nessun segno di vita. Ne sono pentito? Nemmeno un pò.
Ma riavvolgiamo un attimo il nastro, qualche mese fa con il mio articolo “Perchè l’India” vi raccontavo e vi presentavo quella che potevo solo lontanamente immaginare potesse essere l’India e il perchè ne ero così attratto. I libri che ho letto prima di partire mi avevano dato un’infarinatura di ciò che potevo aspettarmi di trovare fuori dal guscio protettivo dell’aereoporto, ma in realtà, ora, a mente fredda nella penombra del mio soggiorno che profuma ancora di notte, mi rendo conto che nulla può prepararti a ciò che incontrerai in India.
L’abbandono del blog è stata una scelta volontaria, sentivo la necessità di vivere appieno quest’esperienza e desideravo prendermi il giusto tempo per elaborarla. Sarei un bugiardo che vi dicessi di non aver avuto occasioni per scrivere, ho passato giornate intere su vecchi treni sgangherati, atteso per un’infinità di tempo i treni fare capolino in costante ritardo nelle stazioni indiane sovraffollate, ed ho passato diverse giornate semplicemente a rilassarmi davanti ad un oceano così caldo da non sembrare nemmeno vero, di tempo in cui avrei potuto scrivere quest’articolo ne ho avuto parecchio, allora perchè non farlo?
La decisione di non scrivere è stata una decisione meditata, prima di partire ho pensato a lungo a come avrei potuto tenere traccia di tutte le stranezze che ci stavano per capitare da lì a pochi giorni. Ho rovistato nel web alla ricerca di computer portatili ultraleggeri e piccole tastiere da collegare al telefono, ho persino pensato per un attimo di portare il mio vecchio IPad, ma ho abbandonato subito l’idea. Alla fine ho seguito i consigli più saggi, sono partito con un quadernetto a spirale e una penna. E sapete la verità? Era tutto ciò di cui ho avuto bisogno.
Al nostro arrivo in India siamo stati travolti da tutto ciò che l’India aveva da offrirci, nel bene e nel male.
Alla fine non so dirvi se ho amato o odiato l’india, voi pensate si possano provare tutte e due le emozioni al tempo stesso? Sento ancora il fastidio del jet-lag in corpo ma già ne sento la mancanza. I nostri zaini sono ancora in soggiorno, intatti, come se non volessimo davvero staccarci da quest’avventura, come se non volessimo chiudere questo capitolo e voltare pagina, facendo finta di nulla e riprendendo le nostre vite da dove le abbiamo lasciate. In realtà ne siamo consapevoli, non sarà più come prima, il Viaggio ha fatto il suo dovere, ci ha cambiati, di nuovo.